Una tavolozza di colori
Pittori e artisti di tutte le epoche hanno rappresentato il mondo con colori vividi, pennellate caratteristiche e stili unici.
Klimt nel 1901 ha dipinto Tannenwald – una foresta di abeti, Van Gogh ha realizzato un movimentato sottobosco, Šiškin ha rappresentato la vitalità di quattro orsetti nel bosco e Friedrich ci ha mostrato la luce della luna che penetra tra gli alberi.
Sono riusciti a portare al mondo arte non solo raffigurando quello che vedevano, ma anche reinterpretandolo con i loro occhi.
Cosa vedrebbero però oggi?
Come potrebbero rappresentare floride e fiorenti foreste quando il mondo sta sempre più diradando le sue riserve di verde?
Infatti nonostante in luglio il Parlamento europeo abbia votato per apportare migliorie nei vari emendamenti della bozza di normativa comunitaria per proteggere le foreste del pianeta, stiamo perdendo, con veloce costanza, i nostri polmoni verdi tra deforestazioni e incendi.
Deforestazione… tanta deforestazione
Dal 1960 circa a oggi ogni abitante della Terra ha perso il 60% di foreste, passando da 1,4 ettari di foresta pro capite a 0,5 ettari nel 2019.
Dati inquietanti che sono emersi grazie a uno studio Giapponese nella rivista Environmental Research Letters.
La perdita di superficie verde combinata con la crescita della popolazione che a breve toccherà gli 8 mld, creano una situazione di pesante impatto ambientale.
Solo nei primi sei mesi dell’anno, per esempio, in Amazzonia si è registrato un nuovo triste record con quasi 4mila chilometri quadrati deforestati, come comunica l’istituto brasiliano di ricerche spaziali (INPE).
Gli incendi divampano
Quest’estate la superficie bruciata da incendi in Europa è superiore a quella del 2021.
Da inizio anno a metà luglio abbiamo perso oltre 517.881 ettari a causa dell’assenza di piogge e del caldo eccessivo legata al riscaldamento globale.
Questi roghi non stanno risparmiando nessuno: Italia, Spagna, Grecia, Francia, Portogallo,… infatti i dati raccolti dallo European forest fire information system (Effis), mostrano una situazione attuale di allarme diffuso.
Un mix letale di siccità e di caldo anomalo che preoccupa, nazionalmente, anche Coldiretti che commenta “Incendi più frequenti e intensi, con un aumento globale di quelli estremi fino al 14% entro il 2030 e del 50% entro la fine del secolo secondo l’Onu. Una situazione devastante con un 2021 che in Italia ha visto ben 150mila ettari di territorio da nord a sud del Paese inceneriti da 659 tempeste di fuoco.
A dopo l’estate
A settembre il Parlamento europeo definirà la sua posizione finale in merito alla tutela delle foreste, dopodiché inizieranno i negoziati a tre sulla legge finale tra Commissione Ue, Parlamento e governi nazionali. Attendiamo trepidanti.
Ps. A proposito di green… washing.
ENI ha appena lanciato Eniverse Ventures, un Corporate Venture Builder di proprietà al 100% di ENI, che si occuperà della selezione e dello sviluppo di startup innovative ad alto potenziale tecnologico.
Da comunicato, il fine è esplorare nuovi mercati, promuovere la Just Transitino e creare un valore a breve medio termine.
Un impegno che la nostra ENI considera come pilastro della sua trasformazione strategica che ha come obiettivo il raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050.
Il presidente di Eniverse, Giacomo Silvestri, commenta “Con Eniverse, Eni è tra le prime aziende del settore energetico a lanciare un veicolo di valorizzazione del proprio patrimonio di tecnologie e talenti, ovvero i pilastri dell’innovazione su cui l’azienda investe da sempre e su cui fa leva per affrontare con successo la sfida della transizione energetica”.
Ma certo! Mostriamo al mondo che non siamo noi il problema (anche se continuiamo a investire nelle fossili) e che anzi vogliamo far parte del cambiamento trovando le tecnologie (che già esistono basterebbe adottarle… ooops).