Da Singapore al Private Equity negli USA
I fatti principali
- Tesla: taglia i prezzi in Cina su Model 3 e Model Y fino al 9%, anticipando un calo della domanda a livello globale e rivedendo al ribasso le previsioni sull’output totale per il 2022. Secondo la China Merchants Bank International (CMBI), Tesla starebbe, allo stesso tempo, riscontrando una maggiore competizione nel settore EV;
- Cina: nel terzo trimestre dell’anno il PIL aumenta del 3,9% a/a, a differenza di quanto registrato il trimestre precedente, in cui il dato era in negativo del 2,7%. La crescita YTD si attesta attorno al 3%;
- Zelensky chiede aiuto per coprire 38 miliardi di dollari di deficit. Von der Leyen: “L’Ucraina ha bisogno di una somma compresa fra 3 e 5 miliardi di euro al mese solo per le spese correnti. Io lavoro affinché l’Ue assuma una partecipazione equa in questo sforzo, garantendo 1,5 miliardi al mese, fino a quando sarà necessario”;
- Germania: Purchasing Managers Index (PMI) manifatturiero permane sotto soglia 50 (livello di contrazione dell’economia) e raggiunge i minimi degli ultimi 28 mesi a 45,7 a settembre, mentre i preliminari per ottobre vedono l’indice della produzione composita toccare i 44,1;
- l’indice dei prezzi al consumo nazionali in Sri Lanka ha raggiunto un nuovo massimo a settembre a 73,7% a/a;
- Tata Steel: firmato un MoU con Ford per la fornitura dal 2030 di acciaio verde – prodotto senza l’utilizzo di combustibili fossili – nei suoi impianti a Ijmuiden, in Olanda.
Singapore: nuovo accordo con l’India
Dal 2025 l’India esporterà per la prima volta energia verde a Singapore grazie ad un nuovo accordo. Il MoU firmato da Greenko Group e Keppel Infrastructure, ha come obiettivo quello di sviluppare il potenziale di produzione di idrogeno verde dell’India, cercando di trasportare a Singapore 250 mila tonnellate all’anno per la nuova centrale elettrica da 600Mw di Keppel.
Greenko ha recentemente stipulato, inoltre, altri MoU per la fornitura di energia verde con Jindal Steel and Power (per la produzione di acciaio) e per la cooperazione con POSCO Holdings per aumentare la capacità produttiva di idrogeno e altri derivati – come ad esempio l’ammoniaca – e per aprire nuovi canali di rifornimento verso la Corea del Sud e l’Europa, oltre che a soddisfare innanzitutto la domanda nazionale.
Lemanik: rischio subprime negli USA
Secondo Maurizio Novelli, gestore di Lemanik, metà del PIL degli Stati Uniti è composto da credito subprime in portafoglio ai fondi comuni e ai fondi pensione. Quest’affermazione parte dal presupposto che, negli Stati Uniti, oggi i principali rischi di sistema non risiedano nei bilanci delle banche – che dopo la crisi del 2008 sono costantemente monitorati dalle Banche centrali -, ma in tutti quegli strumenti in cui le risorse vengono convogliate attraverso il Private Credit e i Leverage Loans emessi per sostenere le attività di Private Equity.