Profezie ignorate
“Non fare la Cassandra”
“Ma io sono Cassandra”.
Citando il film di Woody Allen Dea dell’Amore, a volte le cattive previsioni sono reali, anche se dette da personaggi definiti pessimisti cronici. Tuttavia, diciamocelo: non c’è limite alle cecità umana.
Del resto Laocoonte cercò inutilmente di avvisare i troiani che il cavallo non era quel che definivano “un generoso dono di Atena”…
Ahimè le fake news infatti si stanno concentrando anche sulla sostenibilità, andando ad attaccare il cambiamento climatico, come se quello che sta accadendo in tutto il mondo sia un’allucinazione di massa o siano casi da imputare al fato. Ecco no. Non stiamo parlando di profezie edipiche che si realizzano senza alcuna possibilità di intervento umano.
Cerchiamo di definire il cambiamento climatico e screditare i negazionisti…
DESCRIZIONE DEL FENOMENO
Il fenomeno dei mutamenti climatici è stato descritto dalla convenzione quadro dell’UN come i cambiamenti climatici dovuti dall’uomo e alle sue attività, come per esempio il riscaldamento globale, l’effetto serra, lo scioglimento dei ghiacci e i regimi di precipitazione.
Si tratta di anomalie che negli ultimi anni hanno portato a registrare un aumento dell’anidride carbonica del 147%, di metano del 259%, di protossido di azoto del 123% rispetto ai livelli pre-industriali.
Governi, organizzazioni no profit e istituzioni si stanno impegnando per fermare, o meglio rallentare, il cambiamento climatico. Ma quando sarà considerato irreversibile?
Partiamo dicendo che alcuni effetti sono già irreversibili, come lo scioglimento dei ghiacci, l’acidificazione degli oceani, l’innalzamento dei livelli del mare e la perdita di biodiversità.
Tuttavia il termine massimo fissato dagli accordi di Parigi, è il contenimento della soglia di 1,5°C di riscaldamento globale.
IMPEGNI A CONFRONTO
Tutto il mondo è impegnato nei diversi obiettivi prefissati: agenda 2030, protocollo di Kyoto, trattato di Parigi,… ma bastano? Sono sufficienti questi parametri? Vi do una previsione da Cassandra: No.
Questo perché oltre ai punti prefissati, si aggiungono anno dopo anno, le spese dovute ai danni derivati dal deterioramento delle condizioni dell’ambiente.
Un esempio? Dal 2000 in Germania il cambiamento climatico è costato 6,6mld/anno.
In Italia non siamo da meno per quanto riguarda le conseguenze, basti vedere i dati Istat 2006-2015: dalla temperatura media in aumento alla diminuzione delle precipitazioni, dall’aumento di fattori atmosferici inquinanti ai dati aberranti delle condizioni del nostro Mediterraneo.
“La lotta al cambiamento climatico e l’obiettivo della neutralità climatica al 2050 sono una priorità, da cui dipendono il futuro e l’economia del nostro Paese” ha rilevato Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile e promotore di Italy For Climate, aprendo la conferenza che ha il patrocinio del ministero per la Transizione Ecologica, della Commissione Europea e di Rai per la Sostenibilità.
LE ULTIMISSIME
Per dare ulteriori esempi di ciò che sta causando il cambiamento climatico, ecco le ultime dal mondo:
- la tempesta tropicale Bonnie si è trasformata in uragano uccidendo diverse persone;
- In Australia le piogge torrenziali hanno spinto le forze dell’ordine a far sgombrare la zona;
- Un enorme pezzo di ghiaccio si è staccato dalla Marmolada;
- In Grecia gli incendi stanno devastando oliveti centenari;
- Il Po è in secca mettendo in pericolo l’agricoltura del bacino padano;
- Per la prima volta il governo ha proclamato l’allerta rossa nel Regno Unito;
- Gravi incendi in Spagna, Portogallo e Francia;
- Stop alle escursioni sul Monte Bianco per pericolo di frane;
- Nuovo maxi crepaccio sulla Marmolada di 200m e profondo 25-35m.