Lagarde, rischio inflazione al rialzo
I fatti principali
- Lagarde: l’inflazione della zona euro non ha ancora raggiunto l’apice. Secondo gli economisti della BCE, i rischi sono ancora visti in rialzo;
- cambio euro/dollaro sfiora l’1,05 segnando i massimi da fine giugno dopo le parole della presidente della BCE Christine Lagarde;
- l’AD di Eni, Claudio Descalzi, ha affermato che il gas russo sarà completamente rimpiazzato nel 2025, ma che il 2023 sarà un anno complesso dovendo contare sul Gnl che arriverà via nave e sulla messa in opera di nuove infrastrutture per creare un’offerta sovrabbondante rispetto alla domanda;
- Shell si è accordata per l’acquisizione della società danese di biogas Nature Energy Biogas A/S per 2 miliardi di dollari. Nature Energy è il più grande produttore europeo di biometano generato da rifiuti organici;
- Hyundai Motor Group ha selezionato SK On Co. per la fornitura di batterie per le sue vetture elettriche prodotte nel Nord America, riducendo la propria dipendenza dagli approvvigionamenti cinesi;
- Spagna: inflazione in discesa per il quarto mese consecutivo. A novembre è stato registrato un aumento del 6,6% a/a rispetto alle stime del 7,1%; in calo rispetto al 7,3% registrato ad ottobre.
Accordo Qatar e Germania su forniture GNL
Il Qatar si è accordato con il governo tedesco per la fornitura di gas naturale liquefatto, sottoscritto tramite un accordo di lungo periodo che aiuterà, in parte, il Paese europeo più esposto al gas russo, a sostenere la domanda di combustibile. L’accordo, firmato dalla società a partecipazione statale, Qatar Energy, assieme a ConocoPhillips, prevede l’approvvigionamento fino a 2 milioni di tonnellate di GNL all’anno per 15 anni, a partire dal 2026. Queste verranno spedite ai 5 punti di stoccaggio a Brunsbuttel, attualmente in fase di costruzione, che comporteranno un’uscita dalle casse statali pari a 6,5 miliardi di euro per la finalizzazione dei progetti.
Secondo una stima del governo, una volta operativi questi impianti riusciranno a coprire un terzo del fabbisogno del Paese.
Toyota registra rallentamento produzione
La società di autoveicoli giapponese, Toyota, ha affermato di aver prodotto 771.382 unità nel mese di ottobre, in calo rispetto al record del mese precedente, in cui aveva raggiunto gli 887.733 veicoli. Rispetto allo stesso mese nel 2021 è comunque in aumento del 23%.
Le vendite hanno visto sempre un aumento del 23% nel mese di ottobre, con un numero pari a 832.373 veicoli commercializzati.
Ad inizio novembre di quest’anno la società ha rivisto al ribasso i suoi target di produzione per l’intero anno fiscale e ha confermato l’outlook prudente sull’utile.