Inflazione e price cap europei
I fatti principali
- Italia: inflazione per il mese di settembre sale all’8,9%, in aumento di 50 punti base rispetto al mese precedente. L’inflazione core (che esclude i costi dell’energia e i generi alimentari) è aumentata di 60 punti base, toccando il 5%;
- Stati Uniti: dati sulla crescita delle vendite al dettaglio totali sono rimasti invariati rispetto ad agosto. Escludendo le vendite di automobili e combustibili, le vendite sono aumentate invece dello 0,10%;
- secondo l’ultimo modello statistico di Bloomberg sulla previsione dell’andamento economico, negli Stati Uniti è prevista una recessione con una probabilità pari al 100% entro i prossimi 12 mesi;
- Microsft ha annunciato un taglio del personale che prevede la perdita di 1.000 posti lavoro su un totale di 200 mila dipendenti attualmente presenti in azienda;
- India: il segretario per l’agricoltura Sudhanshu Pandey ha affermato che il governo è pronto a vendere grano nel mercato aperto nel caso in cui vi sia la necessità di controllare i prezzi. Il Paese quest’anno ha generato un surplus, sia di grano che di riso, tale da poter eventualmente colmare un aumento della domanda extra domestica;
- Bank of America: lunedì 17 ottobre pubblicati i risultati del terzo trimestre dell’anno, che hanno registrato un aumento del fatturato pari al 7,60% a/a. L’aumento dei tassi sta beneficiando il settore bancario il quale, la scorsa settimana, ha fatto registra dati in positivo anche per JP Morgan e Citigroup. Sono attesi, invece, in data odierna il rilascio degli utili di Goldman Sachs;
- Russia: il Fondo Monetario Internazionale negli ultimi forecast pubblicati l’11 ottobre segnalano un declino del PIL russo, non più dell’8,50% (come anticipato ad aprile), ma del 3,40%. Dato comunque non incoraggiante per il Paese, ma che gli permetterebbe di continuare a finanziare la guerra.
Mercato automotive in crescita in Europa, +7,90% a settembre
Secondo i dati dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei, sono state immatricolati nell’Unione Europea, Paesi Efta e Regno Unito, 1.049.926 veicoli. Da inizio anno il dato è in flessione del 9,70% a/a. Il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano, afferma però che: “Forse è ancora presto per l’ottimismo perché vi è anche la concreta possibilità di essere di fronte, più che a un’inversione di tendenza, a un rimbalzo in un mercato che rispetto al 2019, è calato del 31,7%. Questa timida, inversione di tendenza potrebbe essere dovuta a un leggero miglioramento nella disponibilità di auto nuove. Ma non ci sono conferme”. Stellantis, nel frattempo, registra al contrario un andamento negativo, in calo del 2,60% rispetto allo stesso mese del 2021.
Price Cap europeo
La Commissione europea propone di introdurre un price cap dinamico e temporaneo al gas “per evitare un’eccessiva volatilità dei prezzi e prevenire picchi estremi sul mercato dei derivati energetici”. È quanto si legge nella bozza del nuovo pacchetto di misure contro il caro energia che sarà presentato domani, 19 ottobre, dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Verrà proposto inoltre di sviluppare un nuovo indice di prezzo complementare per il Gnl (gas naturale liquefatto), alternativo rispetto al Ttf di Amsterdam. L’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione tra i regolatori energetici (Acer) sarà incaricata di “raccogliere le informazioni necessarie per creare questo nuovo benchmark entro la fine del 2022” e “l’indice dovrebbe essere disponibile in tempo per la prossima stagione di riempimento” degli stoccaggi “all’inizio del 2023”. Verrà inoltre richiesto “di dotare l’Ue degli strumenti giuridici per l’acquisto congiunto di gas“. La piattaforma comune dovrebbe “coordinare il riempimento” degli stock e prevede “una partecipazione obbligatoria degli Stati membri all’aggregazione della domanda per almeno il 15% del volume di riempimento dello stoccaggio”.