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Il peggior inizio d’anno dal 1940

di Luca Padovan, 23/05/2022

Diario di Trading 23.05.2022

Nemmeno nel 2008-2009, momento clou della Grande Crisi, si era visto un inizio d’anno così negativo per gli investitori in quanto l’anomalia del 2022 sta nel fatto che oltre a vedere un forte ribasso sui listini azionari anche la parte obbligazionaria del portafoglio segue a ruota.

Dallo scorso venerdì anche l’indice americano più importante, l’S&P500, è entrato ufficialmente nel cosiddetto “mercato orso”, perdendo oltre il 20% dai massimi assoluti.

Guardando al comparto tecnologico, il Nasdaq, dopo anni frizzanti troviamo il listino quasi a -30% dai massimi con la maggior parte dei titoli che hanno perso oltre il 50% della loro capitalizzazione in pochi mesi.

 

La riduzione di stimoli monetari della Fed per fronteggiare l’impennata inflativa unita ad un rallentamento dell’economia mondiale sembra aver tolto tutta la fiducia degli investitori sui mercati e in questa fase nemmeno l’oro riesce a reggere l’urto essendo anch’esso 200$ sotto i massimi di inizio Marzo.

Gli unici campioni in questa prima metà d’anno sono il dollaro americano e le materie prime legate all’energia che hanno rivisto prezzi che non toccavano da quasi un decennio.

 

La capitolazione nelle scorse giornate è avvenuta nel mondo Crypto, dove il Bitcoin perde “solo” il 60% dai massimi dello scorso Novembre che hanno toccato quota 69.000$ e oggi viaggia più o meno sui livelli di 30.000$; mentre le altre Crypto fanno decisamente peggio perdendo in media tra il 75% e l’80% dai massimi storici raggiunti nel 2021.

Vediamo per esempio Cardano a 0,55$ che 9 mesi fa scambiava appena sotto i 3 dollari, Solana a 55$ che aveva visto i 257$, Ether a 2000$ dopo aver raggiunto i 4800$.

È evidente che chi ha comprato a quei prezzi, se non ha già venduto, non lo farà più essendo troppo in perdita e d’altro canto per tutti gli altri che seguono le quotazioni a questi prezzi posso solo pensare che sia interessante posizionarsi al rialzo nonostante la paura che serpeggia in queste settimane, consci del fatto che non siamo più nel 2020 dove con un forte rimbalzo si recuperava tutto. 

 

Probabilmente adesso dovremmo aspettare un po’ di più, forse qualche anno, ma credo che il premio valga l’attesa e che nel prossimo ciclo rialzista chi avrà comprato, sofferto e aspettato in questa fase sarà ampiamente ricompensato.

In ottica di breve ho già visto movimento d’inversione dei bond, specie quelli americani. 

Speriamo che sia il primo segno positivo dopo oltre sette settimane di ribassi e che i listini azionari seguano a ruota.

Buona settimana a tutti!

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