Il certificato di febbraio
Tra le nuove emissioni di febbraio, oggi parliamo di un prodotto focalizzato su un basket con sottostanti tre fra le principali società cinesi ovvero JD.com, Alibaba e Baidu.
Lo strumento è un cash collect, con ISIN DE000VU21RQ5, emesso da Vontobel in data 06/02/2023 e con scadenza a 3 anni. Paga una cedola annua del 9% su base trimestrale (2,25%). Ha una barriera a protezione del capitale e condizionata per l’incasso del premio ricorrente fissata al 60% dai valori di strike.
Tra le altre caratteristiche interessanti vi è la possibilità di richiamare anticipatamente il certificato qualora i sottostanti abbiano un prezzo superiore allo strike per le prime due date di osservazione, dopodiché il livello autocall decresce del 5% ogni 6 mesi fino a scadenza.
Vediamo ora più da vicino i sottostanti dello strumento.
Dopo Tmall (del gruppo Alibaba), JD.com è il principale player sul mercato del commercio elettronico B2C in Cina. Il fatturato dell’azienda negli ultimi 4 anni è cresciuto ad una media annualizzata del 22,67%, registrando un massimo storico a chiusura dell’anno fiscale 2022 pari a 1.046,16 miliardi di yuan (151,69 miliardi di dollari).
Finanziariamente JD.com ha dei flussi di cassa positivi, un livello di indebitamento molto basso e un rapporto rapido tra attivo circolante e passività correnti pari a 1,02.
Lo strike è stato fissato a 56,52 $ a -46,72% dal picco registrato a febbraio 2021. La barriera si trova a 33,92 $, poco sopra il più recente minimo registrato a fine ottobre 2022.
Alibaba Group, la “Amazon cinese”, è una multinazionale con sede ad Hangzhou composta da una serie di società attive nel campo del commercio elettronico, quali mercato online, piattaforme di pagamento e compravendita, motori di ricerca per lo shopping e servizi per il cloud computing.
Negli ultimi anni la società ha visto una crescita media annualizzata dei ricavi attorno al 28%.
Lo strike è stato fissato a 104,59 $ a -67,24% dal picco registrato ad ottobre 2020. La barriera si trova a 62,76 $, anche in questo caso di qualche punto superiore al minimo di fine ottobre 2022 pari a 58 $.
Ultimo, ma non ultimo, Baidu, principale motore di ricerca in Cina. La società è stata fondata nel 2000 da Robin Li e Eric Xu e ha sede a Beijing. Attraverso DU Group (o DU Apps Studio), la sua unità di business a livello globale, fornisce apps e servizi a più di 2 miliardi di utenti attivi. I livelli di fatturato dell’azienda nel corso degli ultimi anni non hanno visto un tasso di crescita come quelli di Alibaba o JD.com, ma comunque resta di fatto un’azienda che a fine 2022 ha generato ricavi per circa 18 miliardi di dollari e che può contare su una patrimonializzazione davvero notevole: basti pensare che la sola liquidità dell’azienda, senza considerare i crediti a breve termine o altre attività correnti, ammonta a circa 25 miliardi di dollari, contro passività correnti per 11,54 miliardi.
Lo strike è stato fissato a 140,10 $ a -60,52% dal picco registrato a febbraio 2021. La barriera si trova a 84,06 $, mentre il minimo di fine ottobre 2022 ha toccato i 73,58 $.