Il caso Silicon Valley Bank
L’argomento che ha infuocato il weekend nel settore finanziario è stato sicuramente Silicon Valley Bank (SVB). Ma chi è veramente questo gigante bancario di cui molti non hanno mai sentito parlare?
La richiesta di fallimento di Silicon Valley Bank
Venerdì 10 marzo SVB, colosso bancario con sede a Santa Clara in California, ha fatto richiesta di fallimento, fatto non insolito nella storia dei mercati finanziari, se non fosse che fino a qualche giorno prima si posizionava tra le migliori banche americane secondo la classifica Forbes.
Le cause del fallimento sono state confermate e sembrano essere dovute ai tassi di interesse in aumento da parte della Federal Reserve, che da quasi un anno ha iniziato a sollevare per combattere l’inflazione. Di fatto, gli investitori hanno meno appetito per il rischio quando il denaro disponibile diventa costoso a causa dei tassi più elevati. Ciò ha pesato sulle startup tecnologiche, i principali clienti di Silicon Valley Bank, poiché ha reso i loro investitori più avversi al rischio.
Non potendo quindi raccogliere capitali tramite IPO e avendo reso la raccolta fondi privata più costosa, alcuni clienti di Silicon Valley Bank hanno iniziato a prelevare denaro per soddisfare le loro esigenze di liquidità.
Di conseguenza, Silicon Valley Bank ha iniziato a cercare di soddisfare i prelievi dei propri clienti. Infatti, per finanziare i rimborsi, Silicon Valley Bank ha venduto mercoledì un portafoglio obbligazionario di $21 miliardi costituito principalmente da Tesorerie degli Stati Uniti.
Questo portafoglio rendeva in media il 1,79% annuo, molto al di sotto del rendimento attuale del Treasury decennale di circa il 3,9%. Ciò ha costretto SVB a riconoscere una perdita di $1,8 miliardi, coperta attraverso un aumento di capitale.
Da qui l’escalation è stata rapida, sicuramente aggravata anche da alcune indiscrezioni provenienti dal mondo cripto.
Le conseguenze
Silicon Valley Bank ha parzialmente risolto la situazione negli Stati Uniti grazie all’intervento della Federal Deposit Insurance Corp. A partire da oggi è stata creata infatti la National Bank of Santa Clara. A questa nuova istituzione bancaria sono stati consegnati tutti gli asset e depositi di SVB, i clienti potranno così recuperare parte del proprio capitale.
Mentre nel caso americano è stata creata una nuova banca che ha preso il posto della precedente, nel caso inglese SVB Uk è stata acquisita da HSBC per 1£ sul nominale, senza alcun rischio collegato alla società madre americana. Quelli che fino a ieri erano clienti SVB Uk ora sono clienti HSBC e potranno utilizzare nuovamente i propri depositi. Per agevolare la vendita comunque la Bank of England e il Tesoro del Regno Unito hanno confermato la loro presenza a protezione del patrimonio dei propri cittadini senza necessità di usare fondi dei contribuenti.
I risvolti nel mondo cripto
Ovviamente eventi di questo tipo scuotono sempre in maniera considerevole il mercato, ma questa volta ad averne la peggio sono stati i crypto investitori.
Nel suo lavoro di Banca depositaria, infatti, Silicon Valley Bank risultava una delle banche scelte da Circle Internet Financial, società emittente della stable coin USDC. Dopo un riscatto di 3,3 miliardi di dollari non andato a buon fine, proprio sabato scorso, USDC, che per natura dovrebbe avere un valore ancorato 1:1 al dollaro statunitense ha rotto la parità scendendo fino a 0,91$. Questo fatto ha destabilizzato l’intero mercato portando con sé altre stable coin.
Oltre alle difficoltà di Silicon Valley Bank, il mercato delle criptovalute ha visto una significativa caduta di valore nel corso della scorsa settimana, con Bitcoin che è sceso sotto i 20.000 dollari per la prima volta in quasi due mesi. Ciò è in gran parte dovuto alla correlazione tra le aziende tecnologiche e il mercato delle criptovalute, poiché l’aumento dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve nel corso dell’ultimo anno ha pesato molto sugli asset a rischio come le azioni e appunto il mondo delle valute digitali.
Inoltre, il crollo di Silvergate Capital, un importante prestatore per l’industria delle criptovalute, ha avuto un impatto significativo sul mercato. La caduta di Silvergate è un altro esempio di come il crollo della principale piattaforma di scambio di criptovalute, FTX, importante cliente di Silvergate, abbia avuto un impatto sull’industria.
Nonostante questa settimana di brutte notizie, molti investitori hanno visto un’opportunità per acquistare a prezzi bassi, e il mercato delle criptovalute ha rimbalzato rapidamente verso l’alto. Ad oggi BTC ha quasi completamente recuperato il suo valore, come anche ETH e molte stable coin.