I record di LeBron James
Nella notte tra il 7 e l’8 febbraio 2023, durante la partita tra Lakers e Oklahoma City Thunder, LeBron James ha battuto il record di punti nella storia dell’NBA. Infatti il giocatore ha superato il precedente primato a 38.387 di Kareem Abdul-Jabbar che resisteva dal 1989. Un momento storico, che ha ancor più innalzato l’immagine di King James nella pallacanestro a stelle e strisce. Ma questo è solo l’ultimo dei suoi primati sul campo.
A 38 anni infatti può vantare una delle carriere più longeve e vincenti nella storia del basket, scandita da 4 titoli NBA e 2 ori olimpici. Ma quello sportivo non è l’unico dei suoi talenti.
Nel 2022 LeBron è diventato miliardario, non solo grazie ad emolumenti e sponsorizzazioni, ma anche e soprattutto grazie ad una serie di investimenti. Anche in questo caso vanta un record, ovvero aver superato tale traguardo ancora in attività.
L’azienda LeBron, che include sia il giocatore che l’investitore, ha generato più di 1,2 miliardi di dollari e fa impressione come solo un terzo di questo valore arrivi dalla sua carriera sportiva.
Nei suoi 19 anni di attività ha guadagnato 383 milioni di dollari in ingaggi ufficiali con Cleverland Cavaliers, Miami Heat e Los Angeles Lakers. Il primo passo verso la pianificazione dei suoi flussi attuali e futuri, King James l’ha fatto nella stesura degli accordi commerciali di sponsorizzazione con Nike (il primo contatto da solo ammontava a circa 90 milioni di dollari), AT&T, PepsiCo e Walmart, nei quali ha previsto anche un pacchetto azionario delle società e non una mera remunerazione monetaria.
Ma oltre a queste, LeBron vanta partecipazioni importanti in Tonal, una start up del settore fitness, in Lyft, società che gestisce il ridesharing e nella catena Blaze Pizza, per la quale è apparso come dipendente della società in una pubblicità, prima di rilevare e rilanciare la catena di locali che vanta oltre 300 punti vendita tra Stati Uniti e Canada.
Con Beats By Dre, l’azienda produttrice e noto marchio di cuffie, LeBron è riuscito a guadagnare 30 milioni di dollari dopo che il brand è stato acquisito da Apple per quasi 3 miliardi.
Ma non è finita qui. Una delle sue migliori operazioni infatti riguarda la partecipazione nella SpringHill Entertainment, creata insieme all’amico e socio Maverick Carter, e valutata oggi 725 milioni di dollari. Lo studio ha anche partecipato alla produzione di Space Jam: A New Legacy, il sequel del famoso film con Michael Jordan e i Looney Tunes, dove lo stesso LeBron è protagonista.
Il segreto quindi è stato quello di sfruttare la sua immagine come testimonial per poi acquisire una parte o l’intero brand che promuove, guadagnando visibilità anche al di fuori del mondo sportivo e associando il suo volto a marchi che altrimenti rimarrebbero sconosciuti.
Per rimanere nell’ambito sportivo, ha una partecipazione di circa l’1% in Fenway Sports Group, gruppo che controlla i Boston Red Sox di baseball MLB, ma anche i Pittsburgh Penguins nell’hockey NHL e il Liverpool FC in Premier League.
Nell’ambito real estate ha poi tre proprietà per un valore complessivo di 80 milioni di dollari.
Nella lista di Forbes c’è solo un altro cestita nel club dei miliardari, ed è ovviamente Michael Jordan che vanta un patrimonio stimato di 1,7 miliardi di dollari, tuttavia è entrato nel club billionaire solo una volta terminata la carriera sportiva.
Già nel 2014 in un’intervista LeBron James aveva affermato che uno dei suoi obiettivi principali era quello di diventare miliardario. In quest’ottica ha pianificato la gestione delle sue risorse in maniera proattiva, non solo puntando a massimizzare i profitti di quanto incassato attraverso la creazione del suo family office, ma orientando anche tutte le scelte al di fuori del campo in un’unica direzione: quella di diventare il primo cestita billionaire in attività.