Fintech e investimenti
A breve termine, prevediamo che la volatilità dei mercati delle criptovalute continuerà. Gli investitori stanno valutando l’entità del potenziale contagio, l’impatto che questo evento avrà sulla futura regolamentazione e le varie implicazioni del fallimento e dell’insolvenza di Alameda e Ftx. A lungo termine, la nostra convinzione sul settore rimane invariata”. Ad affermarlo è Erik Anderson, Digital Asset Research Analyst di Global X, tra i principali provider di ETF al mondo. In ultima analisi, sottolinea l’analista, “è necessaria una regolamentazione responsabile per garantire il rispetto delle best practice e proteggere gli investitori, ma senza soffocare l’innovazione tecnologica che caratterizza questo settore.
Lo Yin
W1 – 11 novembre. Raggira imprenditore per 1,4 milioni fingendosi uomo d’affari
W2 – 10 novembre. False polizze assicurative
W3 – 8 novembre. Truffa da 1,8 milioni a imprenditore lombardo
Lo Yang
B1 – 14 novembre. Mediobanca rafforza piattaforma digitale
B2 – 02 novembre. Anno d’oro per il Fintech in Turchia
B3 – 26 ottobre. Il tavolo del ristorante diventa un POS
YIN
Raggira imprenditore per 1,4 milioni fingendosi uomo d’affari
Un senese di 56 anni si sarebbe presentato come un importante uomo d’affari, vantando conoscenze altolocate e spacciandosi per appartenente ad una grossa famiglia toscana con entrature nell’alta finanza inglese e avrebbe indotto un imprenditore milanese in inganno fino a raggirarlo per un importo di un 1,4 milioni di euro. L’uomo dovrà rispondere insieme alla compagna, alla suocera e al suo autista personale di truffa aggravata in concorso, sostituzione di persona, riciclaggio, autoriciclaggio e appropriazione indebita. L’uomo è conosciuto in tutta Italia per svariate truffe: sono 20 i precedenti penali e sette gli anni di sorveglianza speciale a cui è stato sottoposto dal 2012 al 2015 fino alla detenzione domiciliare durante la quale non avrebbe mai smesso la sua attività.
False polizze assicurative
I Carabinieri della Stazione di Marina di Ascea (Salerno) hanno denunciato in stato di libertà una 26enne di Napoli per una truffa telefonica commessa, lo scorso luglio, ai danni di un agricoltore del posto. La ragazza, spacciandosi per consulente assicurativo, si era fatta accreditare dalla vittima, su un conto corrente estero online, circa 300 euro con la falsa promessa di sottoscrivere una vantaggiosa polizza assicurativa. Le indagini, avviate a seguito della denuncia presentata dalla vittima, hanno consentito di accertare che, con lo stesso metodo, la donna aveva raggirato anche altre 30 persone.
Truffa da 1,8 milioni a imprenditore lombardo
Sfruttando le complessità legate al funzionamento del sistema bancario di paesi oltre confine tre persone di Catania avrebbero sottratto fraudolentemente a un professionista lombardo 1,8 milioni di euro, reimpiegando successivamente larga parte del denaro nell’acquisto di un immobile di pregio. Il professionista vittima della truffa era entrato in contatto con l’autore della truffa, che per effetto del ‘blocco’ dei fondi operato da un istituto di credito britannico sul conto corrente della società londinese di progettazione da lui stesso amministrata avrebbe avuto prospettata da quest’ultimo e da un suo complice – presentato a sua volta quale sedicente funzionario della banca interessata, dotato di grande esperienza nell’attività di consulenza a favore di imprese italiane e straniere – la possibilità di una rapida soluzione. Gli indagati avrebbero in un secondo momento prospettato al professionista la necessità di un preliminare e temporaneo transito del denaro su un conto personale svizzero intestato a loro intestato, a cui sarebbe seguito il definitivo trasferimento a favore dell’interessato una volta acceso in territorio elvetico un nuovo conto corrente societario e attivata, sempre in tale Stato, una sede secondaria della società di progettazione. Per tale prestazione l’interessato avrebbe dovuto versare la somma di 135 mila euro, risultata poi essere stata effettivamente bonificata su un conto corrente riconducibile alla “Fondazione vita e salute”, con sede a Catania, rappresentata legalmente da uno dei due presunti truffatori. Ottenuto il trasferimento del denaro, pari a circa 1,65 milioni di euro, dal conto corrente inglese a quello personale di in Svizzera, avrebbero rappresentato alla vittima difficoltà connesse all’attivazione di un nuovo vincolo, questa volta da parte dell’istituto di credito elvetico per “presunto riciclaggio di denaro”, accompagnato dall’avvio di specifici approfondimenti che avrebbero avuto una durata di circa 90 giorni. In realtà, è stato riscontrato che, nello stesso periodo del “blocco” dei fondi, all’insaputa dell’interessato, larga parte della provvista, pari a 1,15 milioni di euro, è stata impiegata per l’acquisto di un immobile di pregio in provincia di Catania, intestandolo fittiziamente a una società di diritto maltese, formalmente rappresentata da un soggetto compiacente.
YANG
Mediobanca rafforza piattaforma digitale
Evolvere il modello operativo, distributivo e tecnologico dei servizi di Wealth management mettendo a disposizione dei banker della Divisione Private banking di Mediobanca tutte le opportunità offerte dai nuovi paradigmi digitali. È quanto realizzato da Mediobanca in collaborazione con Armundia Group, digital company specializzata nella progettazione e fornitura di soluzioni Fintech e Insurtech. L’iniziativa – riferiscono in una nota – si inserisce nell’ambito del più ampio piano di transizione digitale del Gruppo Mediobanca e si basa su una strategia di innovazione radicale e incrementale guidata da tre driver principali: ibridazione dei modelli di servizio, ridisegno della customer experience, efficientamento e potenziamento dell’offerta al cliente. In particolare, sono stati ridisegnati e potenziati i servizi digitali di Wealth management e Private banking attraverso un’unica piattaforma (Adv360), scalabile e leggera, in grado di supportare l’operatività dei banker nel rispetto degli standard di assoluta eccellenza adottati dalla Banca in termini di personalizzazione e riservatezza del servizio. Grazie a un’architettura tecnologica di ultima generazione, Adv360 supporta servizi evoluti di consulenza finanziaria, che, attingendo dalla competenza specialistica dell’intero Gruppo bancario, permettono di seguire il cliente in tutte le fasi del servizio, garantendo al contempo la totale personalizzazione delle proposte, la gestione in tempo reale dei processi e una reportistica evoluta real-time.
Anno d’oro per il Fintech in Turchia
L’ecosistema delle startup turche continua ad attrarre nuovi capitali nonostante i venti contrari, tra cui un generale rallentamento globale degli investimenti che sta minacciando le prospettive di crescita di questo particolare settore. Il report redatto dal Startups.watch e supportato dall’ufficio per l’attrazione degli investimenti esteri della Presidenza della Repubblica Turca, afferma che circa 88 milioni di dollari hanno finanziato 30 startup di tecnologie finanziarie turche da gennaio al 26 ottobre. Mentre per tutto il 2021 sono stati raccolti circa 68 milioni di dollari di finanziamenti suddivisi in 40 startup. Quest’anno, la maggior parte del capitale è andato a startup impegnate in tecnologie di pagamento, servizi bancari, blockchain e criptovalute. L’afflusso deriva dalle normative bancarie digitali dello scorso anno, che hanno stimolato l’interesse per l’industria FINTECH turca.
Innovazione: il tavolo del ristorante diventa un POS
Sulla scorta di casi innovativi in sperimentazione nel mondo della ristorazione internazionale, Qodeup ha realizzato una soluzione fintech che consente di ripensare il processo di checkout di un pasto, abilitando via QRCode un vero e proprio “POS in ogni tavolo”. Questo ha portato The Techshop SGR, società di gestione del risparmio specializzata in fondi di venture capital, alla finalizzazione di un investimento Seed nella startup innovativa. La sua suite, rivolta anche mercato internazionale, include due prodotti: un menu digitale dinamico e multilingua fornito in modalità SaaS, lanciato con successo nel 2021 e con oltre mille ristoranti attivi, e una soluzione rivoluzionaria di pagamento digitale lanciata nei mesi scorsi e ricevuta con grande interesse dal mercato. Qodeup nasce a Brescia nel 2019 da un’idea di Fabio Marniga, serial entrepreneur, e Stefano Allegra, software engineer. Accelerata in seguito da Bocconi4innovation, ha completato un primo round di finanziamento nel 2021, con tra gli investitori l’Università Bocconi ed un parterre di business angel competenti e appassionati.