Diario di trading: la variante Omicron sveglia l’orso
Il mondo si è svegliato lo scorso venerdì mattina con una nuova paura, la variante proveniente dall’africa australe del virus Covid-19.
Nei mercati che aveva affrontato la settimana del “ringraziamento” americano con una certa sonnolenza questa forte scossa ha svegliato di soprassalto l’orso che portato per poche ore panico e terrore su quasi tutti i listini mondiali e sulle quotazione del petrolio; in senso opposto la ritrovata voglia di protezione che spinto verso il basso i rendimenti obbligazionari e portato ancora più in alto i prezzi dei principali titoli di stato.
Un esempio che non può non essere citato è quello del Dax che in poche ore ha perso quasi 900 punti, 5-6 punti percentuali, fatto che non si era ancora visto in questo 2021 che ha deciso di chiudere, forse, nella maniera meno scontata dagli operatori finanziari.
Stesso movimento per quasi tutte le borse europee mentre Wall Street ha certamente girato al ribasso ma, sopratutto grazie alla resistenza delle Big Tech, ha limitato fortemente i ribassi e staccato di oltre 6 punti percentuali la corsa in parallelo con il Dax che andava avanti da questa primavera.
Anche nel settore crypto è stato un vero massacro con Bitcoin ed Ether che hanno subito un crollo del 10% circa e le altre che raggiunto e superato anche il 20% di storno tornando, come nel caso di Cardano, ai valori di questa estate lontani il 50% dai massimi delle ultime settimane.
La domanda da farsi ora è la seguente: sarà veramente questa variante a minare la forte crescita economica che stavamo seguendo facendo tornare il mondo alle stesse condizioni di chiusura, incertezza e paura della primavera 2020? Io non credo.
Molti sanno che spesso “scommetto” al ribasso contro alcuni indici o titoli ritenuti da me sopravvalutati ma in questo momento non vedo questo storno del 10% sull’azionario come l’inizio del vero crollo per una serie di motivi:
- non credo che il mondo possa tornare solo con la paura di una variante alla situazione incerta di marzo 2020
- L’economia ha preso un tale slancio, tant’è che fino a pochi giorni fa il problema era quello di reperire le materie prime, che non può essere fermato da un evento che comunque era probabile
- Le banche centrali non hanno ancora messo da parte il bazooka, ma non hanno nemmeno voglia di aumentare la dose di stimoli e rischiare che l’inflazione diventi ingestibile e più pericolosa della crisi sanitaria
Per cui, dopo queste valutazioni, credo che appena tornerà un attimo di quiete i mercati torneranno al loro trend di fondo e queste quotazioni, soprattutto per Dax Crypto e Petrolio siano degli ottimi spunti d’entrata sapendo che la volatilità di queste giornate non ci deve spaventare e mettendo in conto di superare alcuni momenti di draw down un po’ più pesanti del solito.
Ma quasi sempre sono questi i movimenti che fanno la differenza sul bilancio di trading alla fine dell’anno.
Rispetto alla settimana precedente ho venduto Ether comprato tra 4100 e 4000 a 4350 e tengo duro su BTC.
Ottimo profitto su Tesla che ho scaricato a 1125 dopo averla veduta allo scoperto, come scritto, oltre i 1190.
Per la settimana in corso:
- Long BTC fino a 64.000
- Long Dax da 15.000
Buon trading a tutti!