Debutti italiani
Flash sui mercati 27.09.2022
I fatti principali
- Christine Lagarde, presidente BCE, in audizione alla commissione Economica del Parlamento europeo, ha confermato che: “Allo stato attuale, prevediamo di aumentare ulteriormente i tassi di interesse nei prossimi incontri per smorzare la domanda e prevenire il rischio di un persistente spostamento al rialzo delle aspettative di inflazione”;
- Banca Mondiale taglia previsioni di crescita per l’Asia a causa di un rallentamento economico della Cina, la quale, nell’ultimo periodo, ha più volte deciso di chiudere diverse attività, continuando a perseguire la sua politica di tolleranza zero contro il Covid. Le previsioni per le varie economie della regione pacifica, sono previste in ribasso per il 2022 al 3,2% rispetto al 5% stimato ad aprile, mentre, per la Cina in particolare, le proiezioni sono del 2,8% quest’anno e del 4,5% nel 2023;
- lunedì 26 settembre la sterlina crolla del 5% rispetto al dollaro, raggiungendo i minimi registrati a febbraio ’85, dopo che il nuovo governo britannico, capitanato da Liz Truss ha delineato un piano di tagli a livello fiscale ed aumenti della spesa pubblica;
- Apple ha avviato la produzione del nuovo iPhone 14 in India, attraverso la taiwanese Foxconn, Wistron e Pegatron, anziché continuare a produrre esclusivamente in Cina, con l’obiettivo di diversificare la sua catena di approvvigionamento e, viste le maggiori tensioni tra USA e Cina sulla questione Taiwan, per cercare di scongiurare un effetto a cascata che potrebbe colpire direttamente l’azienda;
- nuovi progetti eolici in Australia, fortemente promossi dal neo eletto Anthony Albanese del partito laburista, stanno attirando l’interesse da parte di diversi player quali Shell, la danese Orsted e la norvegese Equinor, che vedono nel Paese grosse opportunità di crescita;
- Dow Jones registra una discesa del 20% dai massimi, entrando ufficialmente in bear market.
Terre rare in Sardegna
In provincia di Sassari, in Sardegna, nella cava di Buddusò, grazie allo studio ed alla ricerca dell’Università di Ferrara, è stato individuato uno dei più significativi e potenziali giacimenti di materie prime critiche in Europa. La ricerca è stata finanziata con fondi europei LIFE, di “Waste Treatment: reperimento di Critical Raw Materials dalle discariche di sfridi di rocce ornamentali granitoidi” e sostenuto dal programma di finanziamento PON REACT-EU. Finora sono state trovate elevate percentuali (fino al 15%) di allanite e interessanti quantità di ferro, tantalio e niobio. Solitamente la presenza di allanite implica una buona probabilità di trovare terre rare utili per la produzione di magneti, pannelli fotovoltaici e altri utilizzi in termini di hardware, come ad esempio i semiconduttori.
La notizia potrebbe essere una svolta per il contesto attuale europeo e soprattutto quello italiano, che vedono una costante pressione sulle catene di approvvigionamento e una dipendenza quasi assoluta dalla Cina, che esporta globalmente tra l’80% e il 90% di questi materiali strategici.
Sarà comunque una questione di tempo prima di poter effettivamente raggiungere una certa indipendenza, dato che i concentrati di terre rare devono essere separati per ottenere ossidi per poi subire un processo di “metallizzazione” necessaria per renderli utilizzabili nella fabbricazione di magneti: un processo che richiede molta energia e l’utilizzo di reagenti chimici (in tal senso si dovrà lavorare ad una soluzione ambientalmente sostenibile).
Intel pronta a debuttare in Italia
La società di semiconduttori statunitense, Intel, ha dichiarato che aprirà prossimamente un nuovo sito di produzione in Italia. Al vaglio la scelta della zona più strategica, che molto probabilmente vedrà il Veneto, in particolare la città di Vigasio, nel veronese, come sito prescelto dal colosso. L’investimento di Intel farebbe parte di un programma che prevede l’impiego fino ad 80 miliardi di euro nel prossimo decennio per lo sviluppo della capacità produttiva europea. Nel primo stabilimento in Italia dovrebbero confluire inizialmente attorno ai 4,5 miliardi di investimenti, destinati ad aumentare nel tempo, con la potenzialità di creare 1.500 nuovi posti lavoro in aggiunta ad altri 3.500 tra fornitori e partner. Le attività inizieranno tra il 2025 e il 2027.
La cittadina veneta è stata preferita dal governo italiano e da Intel rispetto ad altri siti presi in considerazione in Lombardia, Puglia, Sicilia e Piemonte, per via della sua posizione strategica, che si trova nel crocevia autostradale e ferroviario del Brennero (ben collegato con la Germania, ma soprattutto con la città di Magdeburgo, dove Intel andrà a realizzare due stabilimenti).