Diario di trading – Ritorno della volatilità
Le ultime settimane hanno riportato sui mercati un attore che non si vedeva da tempo e che gli speculatori come me vedono come il “sale” del mercato, ovvero la Volatilità.
Se 3 settimane fa abbiamo assistito al veloce e leggero crollo delle quotazioni azionarie, la settimana successiva è stata caratterizzata dal “Buy the Dip” e dal recupero parziale di quasi tutte le quotazione dopo di che la settimana scorsa è stata quella dell’affondo rompendo o toccando i minimi di periodo per molti degli indici dei paesi sviluppati.
Maggiormente colpito il settore tecnologico rappresentato dal Nasdaq che ha avuto nell’ultimo mese o dei periodi peggiori dall’inizio del 2020.
A mio avviso due i motivi principali:
- crescente incertezza e preoccupazione fomentata dall’instabilità della situazione cinese in relazione al probabile default Evergrande e al relativo non prevedibile impatto della conseguente crisi.
- Rendimento dei titoli di Stato decennali americani, T-Note 10, che ha superato l’1,50% annuo e che inizia a fare gola agli investitori che potrebbero trovare una scusa di Risk Off proprio nei T-Note a rendimento decente capitalizzando i profitti accumulati in questo periodo propizio in attesa di future occasioni d’acquisto.
Oltre a ciò in relazione al rendimento del titolo di stato USA c’è anche la valutazione delle aziende Growth, spesso le tecnologiche, che vengono in alcuni casi valutate sulla base dei futuri flussi di cassa scontati per il costo del del denaro. Tradotto più è basso il costo del denaro, o la sua remunerazione Free Risk, più vengono alzati i multipli di valutazione di questa categoria d’imprese.
Personalmente le cose da valutare nei prossimi giorni per un trading efficace a mio avviso sono i livelli di rendimento dei titoli di stato americani, il livello di quotazione del VIX (indice sulla volatilità del S&P500) e i dati sull’occupazione USA del prossimo venerdì.
La combinazione di questi fattori mi farà propendere per un visione di trend long o short sui mercati azionari.
In poche parole bisogna decidere se lo storno che abbiamo visto è nella sua fase finale e siamo pronti alla ripartenza per il famoso rally di fine anno o se stiamo vivendo una situazione in stile 2018 dove nell’ultimo trimestre i mercati hanno messo a segno un generale -20% che poi è stato recuperato subito nel corso del 2019.
Sul fronte Crypto ottimo rimbalzo di Bitcoin and Co. tra il 10 e il 20% dimostrando che per quanto il governo cinese abbia bannato e reso illegali le transazioni in cryptovalute il trend di adozione e utilizzo a livello globale sia in costante crescita e la mia visione, come detto più volte resta rialzista con attenzioni alle opportunità di speculazione du breve.
Anche l’oro a 1750 $ si trova ad una quotazione a mio avviso scontata rispetto al reale valore rispetto ai recenti dati inflativi e alle possibili turbolenze sui mercati azionari.
Di medio lungo periodo resto ampiamente rialzista su Bitcoin e Oro e prudente, ma pur sempre investito sull’azionario preferendo i titoli Value.
In ottica speculativa la scorsa settimana è stata molto positiva, oltre ad aver portato a target 2 operazioni su 3 di quelle segnalate su base settimanale anche l’attività intraday è stata molto positiva.
Infatti lo scorso lunedì mi sono iscritto ed è iniziata l’IT CUP, competizione con denaro reale della durata di 2 mesi che utilizza Directa SIM come broker.
Alla fine della prima settimana ho chiuso con un profitto del 8% circa utilizzando le stesse idee e le stesse indicazioni che ogni lunedì scrivo e segno nel mio diario di trading.
Per la settimana entrante consiglio prudenza sui mercati.
Io ho deciso di operare come segue:
- long Gold 1740 con stop 1720 e target 1780
- Long Bitcoin 44.000$ con stop 41.000 e target 49.000
- Short EurUsd 1.1660 con stop 1.1710 e target 1.1560
Buon trading a tutti
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